Gas Refrigeranti Fluorurati

I gas refrigeranti fluorurati disponibili sul mercato si distinguono in 2 categorie: HFC tradizionali e sostitutivi HFO a minor impatto ambientale.

Ricordiamo che dal 01 gennaio 2010 non è più consentita la vendita in UE di CFC (Clorofluorocarburi) e HCFC (idroclorofluorocarburi).

HFC – Idrofluorocarburi

Gli HFC, che hanno sostituito i precedenti CFC e HCFC, banditi dall’UE per la loro interazione con l’ozono, hanno elevato potere frigorigeno, operano a pressioni basse ed hanno una elevata stabilità di processo. Per la loro stabilità in aria, l’ecosistema ha difficoltà nello smaltirli autonomamente. La loro permanenza in atmosfera ha un impatto sull’effetto serra.

All’interno di questo gruppo di prodotti sono presenti alcuni fluidi refrigeranti tradizionali a moderato effetto serra il cui utilizzo sarà possibile anche nei prossimi anni, in accordo con la normativa F-Gas.

Si distinguono in 2 famiglie principali:

  • HFC puri (R134A, R32, R125…)
  • Miscele di HFC (R410A, R407C, R404A, R507…)

HFO – Idrofluoroolefine

I gas di questa famiglia sono stati sviluppati per contenere l’impatto ambientale mantenendo una elevata efficienza. Come già succede per gli HFC, gli HFO non hanno interazioni con l’ozono. Hanno un basso GWP, garantiscono una elevata stabilità durante l’utilizzo. Le loro caratteristiche chimico fisiche ne consentono un più veloce riassorbimento ambientale, riducendone la permanenza in atmosfera.

Si dividono principalmente in 3 categorie:

  • HFO puri (R1234YF, R1234ZE, R1233ZD)
  • Miscele HFO inerti (R448A, R449A, R450A, R452A, R513A…)
  • Miscele HFO infiammabili (R452B, R454A, R454B, R454C, R455A…)